“E così ad Ares che trapassa gli scudi Citerea generò lo Spavento e il Terrore, terribili, i quali scompigliano le fitte schiere degli uomini nella guerra agghiacciante assieme ad Ares, distruggitor di città, e generò Armonia, che l’altero Cadmo fece sua sposa”.
Esiodo, Teogonia, vv.933-937
Quale sia il significato originario di armonia ce lo spiega il poeta Esiodo (VI sec. a. C.) nella sua Teogonia, il più antico racconto giuntoci per iscritto della nascita del cosmo secondo la cultura greca. Armonia è una dea, nata dall’unione di Afrodite, dea dell’amore, e di Ares, il potente dio della guerra e della distruzione. Cosa rappresenta dunque Armonia se non la perfetta sintesi di due principi opposti? Le sue nozze con Cadmo, il sovrano di Tebe, sigleranno l’accordo fra gli uomini e fra gli dei e inaugureranno un periodo di pace per la città simbolo di concordia civica e civile, pietra miliare del pensiero politico occidentale.
Il concetto di armonia del cosmo e dell’uomo come perfetta unità derivata dalla complementarietà di opposti percorre tutto il pensiero filosofico sviluppatosi sulle sponde del bacino del Mediterraneo, passando attraverso pensatori come Eraclito (l’unità nell’opposizione) ed Empedocle (concordia discors) fino al mito dell’androgino nel Simposio di Platone. Si può dire che esso sia alla base della cultura mediterranea nella più antica elaborazione a noi nota.
In tempi ancora più antichi l’Oriente elabora il concetto di Tao, quale sintesi di due forze antagoniste e complementari, che si manifestano in ogni fenomeno sia in seno all’Universo che sulla Terra: yin, principio femminile, e yang, principio maschile. Il Tao pervade il “Canone di medicina interna dell’Imperatore Giallo” (2500 a. C.), uno dei testi base della Medicina Tradizionale Cinese. Molti secoli dopo i contenuti di questa antica disciplina sono stati ripresi e rielaborati per essere diffusi nella cultura occidentale sotto il nome di macrobiotica.
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